Italcementi in prima fila nella lotta al Covid-19

I ricercatori della multinazionale stanno studiando le proprietà antivirali di materiali come il cemento e contribuendo alla realizzazione di valvole per respiratori con stampanti 3D

La ricerca scientifica è da sempre il motore del progresso, una spinta essenziale per un Paese che vuole essere competitivo, al passo con l’evoluzione globale e in grado di garantire il benessere della popolazione. Sostenerla è un dovere di ciascuno in ogni momento, di crisi e non. Tante imprese, in questa fase sanitaria molto delicata, si stanno impegnando ancora di più per supportarla, nonostante il rallentamento delle loro produzioni. Italcementi ha voluto offrire un prezioso contributo alla lotta per fronteggiare l’emergenza sanitaria, scegliendo di investire nella sua struttura di ricerca nonostante la chiusura degli stabilimenti.

Azioni mirate e concrete
I ricercatori di Italcementi – nel pieno rispetto di tutte le norme di protezione e di prevenzione necessarie a contenere il rischio di contagio – sono pertanto tornati in i.lab, il Centro Innovazione di prodotto che opera nel campus di Kilometro Rosso, per portare avanti una serie di attività di ricerca e di supporto atte a contenere il virus. Tra queste:
• la realizzazione di valvole per respiratori, attraverso l’uso di stampanti 3D;
• la produzione di liquidi sanificanti e di gel igienizzanti per il fabbisogno interno dell’azienda, possibile grazie al know-how e alle competenze nel settore chimico;
• la realizzazione di studi sulla funzione antivirale che materiali come il cemento possono avere, e quindi sulla loro eventuale capacità di ostacolare il Covid-19.

In passato i ricercatori di Italcementi avevano già creato un’innovativa forma di cemento, cosiddetta “mangiasmog”, e sperimentato la sua crescente azione antibatterica, derivante dall’aggiunta del biossido di titanio. Materiali come il cemento in generale hanno già un elevato grado di alcalinità che li rende in grado di contrastare germi e batteri. Per questo, approfondire la ricerca in materia potrebbe portare a risultati molto incoraggianti.

«È un dovere di tutti i ricercatori, anche di quelli legati a settori apparentemente distanti, fare del proprio meglio in un momento in cui tutta l’umanità sta lottando contro un nemico così insidioso. Ognuno per il proprio ambito può contribuire a cercare soluzioni che insieme possano contrastare questa e altre patologie, e allo stesso tempo favorire una vita in ambienti più sicuri e salutari» dichiara Enrico Borgarello, Direttore Innovazione di Prodotto Italcementi.

Get in touch! Inserisci la tua email e rimani sempre aggiornato.

    Resident Partner

    Scopri di più
    ×