Kilometro Rosso

Esoscheletro industriale ideato e sviluppato dalla startup Proteso

Esoscheletro

Recentemente, nell’ambito di un workshop sui sistemi cibernetici collaborativi, sono stati presentati a Roma i nuovi prototipi di robotica e tecnologia indossabile che promettono di rivoluzionare il mondo della salute e sicurezza sul lavoro. Tra questi, una particolare attenzione è stata rivolta al progetto di una startup tra le più promettenti di questo ambito.

Si chiama Proteso ed è nata all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, da una collaborazione con l’INAIL: Kilometro Rosso l’ha selezionata per la fase finale del Premio Marzotto 2019, in virtù del prototipo ideato e sviluppato per la prevenzione degli infortuni in contesti lavorativi ad alto rischio.

Si tratta di un esoscheletro collaborativo, un dispositivo indossabile realizzato con materiali leggeri, dotato di motori e sensori tecnologicamente avanzati, che supporta le capacità fisiche dell’operatore nello spostamento manuale dei carichi, riducendo così le patologie da sovraccarico biomeccanico.

La visione di questo strumento collaborativo ad alto contenuto tecnologico è quella di mettersi al servizio dell’uomo per garantire un miglioramento delle condizioni di sicurezza e dell’ambiente in cui vive. Stando ai dati INAIL, sono circa 5 milioni i lavoratori addetti all’attività di movimentazione manuale dei carichi in settori come l’edilizia, la logistica, la sanità e il manifatturiero, che potrebbero beneficiarne.

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